“Mute figure del passato” voglio credere che il canto alla fonte / non sia disperso…  

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Voglio credere che il canto alla fonte / non sia disperso nel nulla / ma navighi di là della barriera. / Ravviso la tua mano rude nella fatica dei campi / tenera per la carezza al bimbo nella culla… / Il tuo sguardo severo e attento / nel quotidiano vivere / perso nella dolcezza di un tramonto / al di là dei filari / dove il tuo uomo deterge la fronte spossata. / E a sera / sguardi sospesi sulla fiamma del ceppo / nella cantilena d’un rosario. / Uomo / ogni zolla è intrisa del tuo passaggio / ogni germoglio porta in sé una storia antica. / Riappaiono i volti gravi / che il tempo scolora / sono scolpiti nelle pietra dei secoli / e le passioni e il pianto gli amori, i ricordi / sono nei sussurri del vento / nello stormire delle fronde / nel mormorio del ruscello / nel dialogo antico delle contrade. / Mute figure del passato / oggi la vostra voce / è tangibile nel cuore / e ridesta alla sopita memoria / sembianze grate.

Anna Zanconi

6 luglio 2023

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