“Che vita è stata?” è la domanda che si pone, e che pone ai lettori, Domenico Bernetti, già Carabiniere e oggi scrittore che, grazie a Edizioni Simple, ha pubblicato il suo ennesimo lavoro il cui titolo è proprio la iniziale domanda.
Scrittore prolifico, avendo avuto noi de “La rucola” la opportunità di recensire già sei suoi lavori (“La rucola” n° 225 – 264 – 266 – 269 – 272 – 279) che girano tutti intorno alle sue esperienze di Carabiniere, ogni volta viste da una particolare angolatura, attento ai risvolti morali e umanitari, sempre ligio al dovere e ai regolamenti, circostanza che spesso lo mette, immeritatamente, in antipatia con l’antagonista del momento, addirittura fino ad attentare alla vita di questo fedele servitore dello Stato, ossia di noi cittadini.
Il libro parte da un’affermazione inespressa ma che si evidenzia in ogni pagina: non vado a spasso! Scrive infatti nella premessa: “Comunemente si pensa che il Carabiniere nulla fa di significativo, anzi spesso va a passeggio…” ma scorrendo le 285 pagine si capisce bene che così non è. Il Carabiniere svolge sempre, anche quando pare stia facendo nulla, un attento lavoro di osservazione, propedeutico a ottenere informazioni, che sono conoscenza, perché grazie a questa si possono risolvere le situazioni, perfino anticiparle.
In divisa ha girato quasi tutta la penisola. A lungo in Sardegna è passato in Emilia Romagna e da qui in altre regioni, traducendo i carcerati nelle prigioni che sono sparse un po’ ovunque, terminando la sua carriera proprio nelle Marche, a Macerata, città che non nomina ma chi conosce i fatti accaduti, come noi giornalisti, identifica facilmente. Un risvolto della vita di un Carabiniere che non conoscevamo e che ci ha un po’ stupito, è che ci sono persone le quali vanno in caserma per avere consigli e, se per certe questioni ciò può essere normale, ci risulta quasi incredibile che alcuni, siano essi uomini oppure donne, chiedono consigli anche di carattere sessuale riguardanti un rapporto di coppia traballante.
Naturalmente il nostro Domenico è sempre in grado di dare i giusti suggerimenti, come fosse uno psicologo o un moderno coach di coppia. A volte non è possibile sanare il rapporto perché tra lui e lei s’inserisce un “lui” che può essere l’amico di lei ma anche l’amico di lui. Le situazioni più drammatiche saltano fuori quando c’è la violenza oppure la disgrazia che porta alla morte, il recarsi all’obitorio per assistere alle autopsie. Morti sconvolgenti quando sono bambini a lasciare la vita. Poi ci sono i fatti divertenti, almeno per chi legge, come questi che vi proponiamo… Una signora non torna a casa per la cena e si allertano i Carabinieri e questi, sempre informati, vanno diretti nella fabbrica dove lei lavora; qui c’è una stanza frigorifera che si apre solo dall’esterno, dentro ci sono rimasti chiusi, quasi congelati, due focosi amanti. Altra storia di quella moglie che trova nel taschino della giacca del marito un preservativo e che fa? Apre la confezione, strofina fuori e dentro il profilattico con un peperoncino piccante e aspetta… il marito con una scusa esce di casa poi arriva la telefonata dell’ospedale. Lei va ma non cerca il marito, si reca nel reparto donne e lì chi ci trova? La sua migliore amica! “Che vita è stata?” …movimentata?
Fernando Pallocchini
14 agosto 2023
