Il libro – “Giacomo Costantino Beltrami. Vita avventurosa di un italiano in America”

Il volumetto di Cesare Censi “Giacomo Costantino Beltrami. Vita avventurosa di un italiano in America” è una biografia di 160 pagine. Uscito nel settembre 2022, si legge come un romanzo d’azione. L’autore ha scelto con cura le belle immagini a colori di alcuni personaggi storici; piacevole anche la copertina soft skill.

Oltre a essere una semplice recensione del libro questo scritto vuole ricordare un uomo vissuto anche nelle Marche tra Sette e Ottocento di cui si sa pochissimo. Il personaggio di Beltrami (1779-1855) è molto meno conosciuto rispetto ai classici eroi dell’epoca, quasi tutti idealizzati nei fumetti come Davy Crockett, Daniel Boone, Kit Carson, ecc.

Ho letto molto sulla storia degli Stati Uniti, sulla conquista del Far West, sia in libri che fumetti. Il nostro protagonista è un intellettuale, cresciuto durante l’epoca napoleonica, divenuto esploratore un po’ per sfuggire alle delusioni avute in patria, per aver avuto alcune idee, forse troppo in anticipo sui tempi. Di origini bergamasche, fu giudice a Macerata e visse in una villa di Filottrano. Dal carattere fiero e nobile, restio a scendere a compromessi, viaggiò in Europa, frequentando ambienti socialmente e culturalmente elevati, in Germania, a Londra e Parigi, conoscendo personalità di spicco dell’epoca. Poi partì all’avventura verso gli Stati Uniti, ancora in gran parte inesplorati, alla ricerca di una società migliore e per dare sollievo alla sua sofferenza interiore.

Dopo non poche peripezie, rischiando la vita in più frangenti, riuscì a scoprire le sorgenti del fiume Mississippi sul lago Itasca nel Minnesota. Come accadde per l’invenzione del telefono tra lo scozzese Alexander Graham Bell e l’italiano Antonio Meucci, l’attribuzione della scoperta non è stata semplice. Beltrami fu autore di numerose pubblicazioni in francese e viaggiò anche in Messico, ben più ricco di storia, rispetto agli Stati Uniti. Estremamente curioso il seguente episodio. Un giorno mentre era a Washington si presentò alla Casa Bianca e, non trovandovi alcuno, chiese informazioni a un signore che si rivelò essere… nientemeno che il presidente James Monroe! Nulla a che vedere con oggi… suppongo che nei dintorni siano installate delle batterie di missili Patriot per proteggere dagli intrusi anche i cieli di quella residenza. Il mondo è diventato oggi molto più complicato.

L’autore risponde ad alcune nostre domande

Quali sono i reali motivi per cui Beltrami lasciò il Dipartimento del Musone? – “Il motivo principale è stato per dimenticare la scomparsa della sua cara amica contessa Giulia De Medici Spada di Macerata”.

Cosa resta di Beltrami a Macerata? – “Alcune lettere presso la biblioteca Mozzi-Borgetti che riguardano il processo da lui subito a Roma, accusato di far parte della Carboneria”.

E a Filottrano? – “C’è il museo fondato dal compianto Glauco Luchetti, dove sono conservati i reperti che Beltrami si era riportati dall’America (ndr: museo oggi purtroppo inagibile)”.

Come mai sembra essere scivolato nel dimenticatoio? – “Le città di Macerata e Filottrano, dove è vissuto, non lo hanno mai valorizzato per quello che meritava. Quest’anno è il bicentenario della scoperta delle sorgenti del Mississippi avvenuta domenica 31 agosto 1823. Sarebbe opportuno che le due città facessero qualcosa per ricordare l’avvenimento. Oltre all’importanza della scoperta, era un personaggio che all’epoca aveva molte conoscenze e oggi non passerebbe inosservato”.

A Bergamo, sua città natale, inserita nel museo Civico di Scienze Naturali “Enrico Caffi” c’è la collezione Costantino Beltrami, con oggetti a lui donati dai nativi americani (www.museoscienzebergamo.it/collezioni/etnografia/collezione-beltrami). Cesare Censi è autore di sette libri tra cui “Due viaggi in Nepal” sulle sue esperienze di 30 anni fa (1992-93) da viaggiatore in solitaria nella regione himalayana. La profondissima introduzione al viaggiare distingue il vero viaggiatore dal semplice turista.

Eno Santecchia

9 settembre 2023

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