Treia, report su “Clima, Uomo e Natura, tra emergenze, soluzioni e comunicazione”

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Si è concluso a Treia il ciclo di incontri di formazione e informazione aperto alla cittadinanza su “Clima, Uomo e Natura, tra emergenze, soluzioni e comunicazione” promosso dal circolo di Fratelli d’Italia Treia. Tanti gli spunti emersi: «La bussola è rappresentata dalla prevenzione e dal piano di protezione civile – spiega il consigliere comunale Andrea Mozzoni -, non solo, gli incontri hanno evidenziato la necessità di una costante formazione dei cittadini per una pronta reazione in caso di eventi emergenziali, spiegando cosa sono e come si manifestano». 

Entrando più nel dettaglio, si è posto poi l’accento sull’importanza per i Comuni anche dei contratti di fiume e del piano di adattamento climatico: «La sicurezza dei cittadini per noi è una priorità assoluta e sicuramente non si può lasciare per mesi al buio il paese come accaduto nel recente passato – aggiunge Mozzoni – inoltre, come indicato dal Ministero dell’Ambiente e sottolineato dai relatori, la finalità è quella di contenere la vulnerabilità dei sistemi naturali, sociali ed economici agli impatti dei cambiamenti climatici, aumentandone la resilienza. Non si può azzerare il rischio, ma le analisi scientifiche fornite hanno indicato come provare a gestirlo e contenerlo». 

La priorità, come detto, è la prevenzione: «Proposte interessanti e sulle quali apriremo un confronto sono quelle che riguardano la possibilità di ricerca di incentivi anche per favorire il miglioramento sismico delle abitazioni private – continua Mozzoni –, non ultimo, l’obiettivo di tenere fede a quanto previsto dalla legge su rimboschimento e piantumazioni, nelle aree idonee, tramite un’agenda verde che monitori lo stato delle piante, evitando danni a persone e a cose,  calibri gli interventi, incentivando nuove opportunità lavorative per i giovani e non solo».

Non a caso, ampia è stata la partecipazione ai tre appuntamenti curati dal professor Piero Farabollini, presidente dell’Ordine dei Geologi delle Marche, che ha visto lo stesso docente dell’Università di Camerino aprire l’iniziativa il 1° marzo con una relazione sulla comunicazione del rischio sismico. All’incontro con Farabollini sono seguiti quello con il professore di Unicam Marco Materazzi su “Il rischio idrogeologico: natura vs uomo” (il 22 marzo) e infine, nella serata di ieri, l’intervento del professor Massimiliano Fazzini dedicato al rischio climatico e ai piani di adattamento climatico. 

Agli incontri hanno preso parte, oltre a tanti cittadini interessati, anche professionisti, esperti di settore, rappresentanti della protezione civile, ringraziati per il lavoro svolto insieme ai vigili del fuoco e tutte le forze dell’Ordine, politici e amministratori locali che con i loro contributi hanno arricchito il dibattito. A portare il suo saluto la senatrice e coordinatrice regionale di FDI Elena Leonardi, accompagnata dai consiglieri regionali Simone Livi e Pierpaolo Borroni. 

«L’adesione registrata ai tre eventi è stata davvero alta e ha testimoniato l’interesse per temi attuali quanto necessari di un approccio scientifico e che smentisca le fake news – ha commentato il consigliere comunale Andrea Mozzoni –, per questo ringrazio i relatori, e in particolare il professor Farabollini,  per la loro chiarezza espositiva sempre efficace e per l’approccio pratico oltre che tecnico, con riferimenti diretti alla quotidianità dei cittadini».

7 aprile 2024  

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