Uno spassoso poemetto in versi scritto dall’artista Silvio Natali: “Il castello del mago”

Non finisce di stupire Silvio Natali che oltre a essere un artista affermato nel mondo della pittura, è anche scrittore di libri umoristici, derivati dalla sua esperienza di medico e, buon ultimo si è dedicato a verseggiare un poemetto dal tono cinquecentesco, solo che anziché parlare di cavalieri si è impegnato a raccontare le gesta avventurose di un mago, dotato di autentica bacchetta magica.

Silvio ha approfittato di questo personaggio, un mago assetato di nuove scoperte che, tenta e ritenta, riesce infine a trovare la formula adatta per viaggiare nel tempo. Infatti l’autore lo fa arrivare ai giorni nostri ma senza che si sposti dal suo castello, che il buon mago ha sempre difeso con successo dagli assalti dei masnadieri della sua epoca. Lo accompagna nel viaggio il suo fedele gatto. Naturalmente trattandosi di uno scrittore umorista la vicenda è intrisa di bonarie strizzatine di occhi nel corso di questa avventura fantascientifica.

Sono trascorsi i secoli ma l’indole delle persone è sempre la stessa, addirittura peggiorata, perché i malviventi si sono evoluti (se così si può dire) e non si accontentano più di una semplice rapina ma nel nostro futuro si dedicano allo spregevole rapimento di bambini. Però nel suo castello, non più eremo solitario ma monumento visitato da chiassosi turisti (ah la pace dei secoli passati!), c’è il mago che ritrova la perduta bacchetta magica e a furia di sortilegi… che combinerà il mago Zuccone? A voi la divertente lettura.

Fernando Pallocchini

30 aprile 2025

Sii il primo a dire che ti piace

Commenti

commenti