Leonardi e Baldelli ricordano allo smemorato Matteo Ricci i disastri del csx nelle Marche

Interviene sulle dichiarazioni di Matteo Ricci la senatrice di FdI Elena Leonardi: “Preme rinfrescare la memoria allo smemorato eurodeputato Matteo Ricci, il quale fa propaganda sullo sfacelo lasciato dai precedenti governi regionali facendoli passare come risultati del governo Acquaroli. È infatti il frutto delle politiche del PD se dal 2010 al 2019 si è arrivati alla chiusura di 13 ospedali, pezzi di provincia ‘donati’ all’Emilia Romagna, al taglio dei fondi per la sanità e all’aumento delle tasse. Con Acquaroli Presidente, invece, sono state aperte nuove strutture sanitarie e aumentate le prestazioni per i cittadini. Non solo, la Regione Marche ha affrontato con serietà la gestione delle emergenze, ha investito sulle infrastrutture, avviato un importante rilancio economico e un positivo stato di avanzamento della programmazione europea. Dopo decenni di oblio, finalmente la nostra Regione acquista considerazione anche sul piano internazionale”. 

Sulla stessa linea è il deputato di FdI Antonio Baldelli: “Matteo Ricci parla di cambiamento, ma dimentica – o finge di dimenticare – che il vero cambiamento lo abbiamo già vissuto, in peggio, proprio sotto le amministrazioni del PD. Negli ultimi 20 anni, il centrosinistra ha devastato la Sanità marchigiana con 13 ospedali chiusi, medici e fondi tagliati. Ma anche infrastrutture abbandonate e territori interni dimenticati. Se questo è il ‘nuovo’ che promette Ricci, è chiaro che si tratta solo di un ritorno al passato più disastroso, quello che ha visto fuggire 9 comuni in Romagna. I cittadini delle Marche hanno già voltato pagina scegliendo il governo Acquaroli, che ha potenziato i servizi sanitari, avviato la costruzione di nuovi ospedali moderni e funzionali, finanziato borse di studio per formare i medici che mancano. Non è un percorso facile ma Francesco Acquaroli lo ha iniziato e intende portarlo a termine. Altro che slogan: noi stiamo ricostruendo ciò che la sinistra ha smantellato, dalla Sanità alle infrastrutture. Il vero cambiamento è già in corso. E non ha la faccia di chi ha già fallito”.

6 giugno 2025

Sii il primo a dire che ti piace

Commenti

commenti