Dopo il convegno l’inaugurazione del “Parco delle Querce”

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Nel maggio 2015 l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) e la Federazione Italiana di Atletica Leggera (FIDAL) sottoscrissero a Roma un accordo di programma per condividere il “Progetto Parchi”, che prevedeva la creazione di appositi percorsi permanenti, certificati dalla Federazione e a disposizione della cittadinanza, nel contesto delle aree verdi dei Comuni d’Italia che avrebbero accolto l’iniziativa. L’idea era venuta dopo esperimenti di successo di chiusura al traffico di viali in alcune località, dove effettivamente si era osservata la riscoperta de piacere di frequentare a piedi o in bici degli spazi all’aria aperta, un risveglio della socialità e di pratiche salutari e rilassanti.

 

Come nasce una idea

Treia ha accolto l’iniziativa, coinvolgendo anche Symbola (il festival della green economy), il gruppo “Green Nordic Walking Valli della Marca” e alcune aziende locali: l’idea è nata durante i lavori di scavo di una linea fognaria, i cui materiali di risulta, inerti di buona qualità, invece che essere trasportati altrove per essere smaltiti, sono stati riutilizzati per realizzare il camminamento. L’azienda edile stessa ha partecipato alla realizzazione, che è stata adeguata e valorizzata dal contributo della FIDAL con cartelli ogni 500 mt, che oltre alla piantina presto saranno dotati di QR Code.

 

Il percorso e la manutenzione

Lo spazio è situato in una zona rurale prossima all’abitato della frazione Chiesanuova, e percorre per 1600 metri il perimetro di un terreno ortivo, biologico, di proprietà comunale, delimitato da 20 querce secolari, un albero da sempre considerato sacro.

Per la manutenzione è stato stretto un accordo con i gestori delle case di accoglienza per i migranti presenti nel comune: a rotazione 10 ragazzi ospiti si occupano di mantenere pulito e in ordine il percorso, accompagnati da un tutor. Ciò gratuitamente perché per legge non possono essere retribuiti ma solo impiegati in attività di progetti formativi o sociali che favoriscano l’inclusione, e lo stesso si sta facendo per la manutenzione delle aree verdi di Villa Spada.

Si potrà in futuro adeguare un ulteriore tratto intorno all’adiacente impianto di pannelli solari, dove la piantumazione scherma i pannelli e la fascia di rispetto a verde pubblico si presta al raddoppio dei chilometri di camminata.

 

Progetti per percorsi futuri

Anche per Treia-centro e per la frazione Passo di Treia l’amministrazione sta pensando a progetti simili, pur disponendo già di percorsi fruibili, per rendere sempre più organizzate le attività sportive della città, pensando anche a chi non ama o non riesce a praticare altri sport: camminare è un’attività motoria molto apprezzata a tutte le età, è stato infatti stimato che in Italia ben 6.500.000 di persone camminano ogni settimana, e di queste sono 600.000 a praticare il nordic walking, che pur essendo una novità si sta diffondendo velocemente, tanto da essere di recente diventato una disciplina agonistica. Questo impianto potrebbe essere proprio il luogo dove organizzare le prossime gare.

 

Il convegno

La presentazione si è tenuta nella sala multimediale con la presenza del sindaco Franco Capponi, di Alessandro Torroni e Cosimo Bianchi della FIDAL, il giornalista sportivo Luca Corsolini, dell’assessore allo sport David Buschittari, di Danilo Tombesi e di altri membri del gruppo Nordic Walking. tra il pubblico gli studenti della scuola media accompagnati dalla docente di educazione fisica, che hanno ricevuto in omaggio una maglietta dalla FIDAL. Proprio ai ragazzi i relatori si sono particolarmente rivolti, per trasmettere il messaggio che sport è crescere bene e invecchiare bene, e anche un semplice passeggiare per chiacchierare, è uno stimolo per uscire di casa e imparare a fare sport in ogni luogo: in città come fuori porta.

Il saluto finale è stato di don Giuseppe Branchesi, che ripensando ai monaci cistercensi, i quali all’insegna di ora et labora non tralasciavamo mai di passeggiare e meditare nei chiostri con giardino, ha coniato un secondo nome per il Parco delle Querce: “Percorso della Contemplazione”. Con i piedi si calpesta il suolo, con lo sguardo si contempla il creato, una osmosi tra la terra, il camminatore, il cielo. Il tutto in un percorso e in una scenografia gratis, a disposizione di tutti, treiesi e non.

Simonetta Borgiani

foto F.Pallocchini – foto 12 e 13 Danilo Tombesi

17 dicembre 2017

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