Il tempo che meravigliosamente torna indietro in una casa di riposo

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Sabato 16 dicembre alle ore 17 il tempo è tornato indietro alla casa di riposo comunale “Villa Letizia” di Civitanova Marche (amministrata dall’Azienda pubblica di servizi alla persona Paolo Ricci), quando si è rappresentata “La notte santa – Greccio 1223”.

 

Un progetto partito per tempo

Uno spettacolo teatrale a cura degli ospiti e del personale, scritto e diretto da Cinzia Canale, operatrice socio-sanitaria che è anche animatrice sociale teatrale con pregresse esperienze teatrali. Un progetto iniziato a ottobre, con una visita per caso a Greccio da parte della regista, colpita dal paesaggio reatino, in buona parte sopravvissuto ai tempi del fondatore dei frati minori, come la grotta, da dove si è costruita l’idea della rappresentazione della natività.

 

La ricerca dei testi e dei personaggi

Da anni Cinzia si attiva in tali proposte (boccate di ossigeno per gli ospiti residenti e del diurno della casa di riposo, perché dona loro la capacità di ritornare a certi entusiasmi, come quando quotidianamente si fanno attività stimolanti, basate sull’inclusione anche da parte delle persone con gravi problemi attentivi e di memoria), quest’anno ha pensato alla rievocazione del presepio di Greccio, iniziando dalle ricerche sulla biografia di San Bonaventura, la Leggenda Maior, da dove ha estrapolato le frasi e i personaggi, poi la ricerca dei costumi trovati grazie a Eleonora Valori (della Magnifica contrada di Santa Maria di Sant’Elpidio a Mare) e ancora dai Frati minori di Civitanova Alta. Complice la direzione il mese successivo la macchina teatrale era in funzione.

 

Gli attori protagonisti

Dai canti francescani alla stimolazione cognitiva, i giochi d’improvvisazione teatrale hanno identificato gli attori protagonisti: Bruno Cappelletti, Osvaldo Corsica (Frate Osvaldo da Rimini), Maria Vittoria Ammazzalorso (Suor Chiara), Raimonda Deledda (Alticama Velita), Lucia Di Pietro (Suor Beatrice), Maria Bellini (Marietta, la vedova), Vittoria Borroni (Maria Anna, la lavandaia), Marianna Sbrascini (la macellaia), Maria Prioretti (la tessitrice), Fernanda Scocco (la cuoca), Remigio Iussa (il mastro muratore), Vladimiro Gasparroni (il vetraio), Daniela Berardini (la piccola possidente), Maria Salvatori (la sarta), Marilita Carpineti (la fioraia), Luisa Sorichetti (fornaia), Benilde Di Giambattista (Maria), Giovanni Marinelli (Giuseppe), Maria Ciampichini (commerciante), Silvana Cittadini (contadina), Anna Montevidoni (pastorella), Sandra Ercolani e Teresa Bartolini (pie donne), Rosalba Grandicelli (nobildonna), Stefania Pepe (cantante), Carla Gasparroni (corista), Rosa Levantesi (contadina).

 

Il valore del volontariato

Possiamo pensare come non sia facile anche solo fare le prove scovando la disposizione dei partecipanti, combattendo sull’emozione, la concentrazione e i bisogni fisiologici. Grazie anche ai volontari Tullia Bartoletti, Floriana Piastrella, Alessandra Bambozzi, Roberto Marconi e a tutto il personale della struttura, il compito è stato un po’ più lieve, a questi si sono aggiunti, quest’anno, Tatiana Gasparroni, Michele Marco Paolella, in servizio civile volontario presso tale struttura, i musicisti Francesco Sampaolo e Rachele Bitocchi; video curato da Paolo Strologo.

 

Teatro, strumento di consapevolezza

Il teatro, ricorda Cinzia, è un valido strumento per favorire la consapevolezza dentro di noi, perché ci si apre con generosità agli altri, si mette a disposizione e in comunicazione la nostra anima, per questo non è mai tardi anche se si hanno 94 anni, come l’attrice più in avanti con la età dello spettacolo. Presenti alla rappresentazione oltre ai tanti parenti, amici e curiosi, commossi come gli interpreti, le autorità di Civitanova Marche, il sindaco Ciarrapica, l’assessore alla Famiglia e alla Comunità Capponi e il presidente dell’ASP P. Ricci Agostino Basile e la direzione dell’azienda Patrizia Zallocco, Maria Pia Mazzaferro e Patrizia Monti.

Roberto Marconi

4 marzo 2018

 

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