Quel manoscritto inedito trovato nella Biblioteca Mozzi Borgetti…

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Il Centro Studi Storici Maceratesi dà il via alle attività per il 2018 con la presentazione del libro della professoressa Donatella Fioretti intitolato: Dalle Marche all’Europa. Il Diario di Elisabetta Bruti Liberati in viaggio per Londra (1851), pubblicato dalla eum. L’evento avverrà mercoledì 7 marzo, alle ore 17:00, presso la Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi-Borgetti di Macerata. Condurrà la manifestazione il presidente del Centro Studi, professor Alberto Meriggi. Interverranno, oltre all’Autrice, le professoresse Maria Ciotti e Augusta Palombarini.

 

La scoperta

Donatella Fioretti, mentre scorreva l’elenco dei manoscritti della Biblioteca Mozzi-Borgetti ha notato un Diario di viaggio inedito della gentildonna maceratese Elisabetta Ricci, moglie di Giambattista Bruti Liberati. Meravigliata e sorpresa dal fascino del manoscritto, sviluppato in ben 523 colonne, lo ha trascritto per intero e gli ha dedicato uno studio attento, volto soprattutto a scoprire la figura di Elisabetta, una donna protagonista per l’epoca di una vita per molte altre donne assolutamente impossibile. Con una esplorazione appassionante di altre carte d’archivio (due lettere rinvenute nell’Archivio della famiglia Compagnoni Marefoschi) l’Autrice è riuscita a gettare sprazzi di luce sul personaggio e sulla vita di Elisabetta.

 

La trama

Il Diario descrive minuziosamente il viaggio che nel 1851 la gentildonna fece da Macerata alla volta di Londra, accompagnata dal marito e dal cognato. Un viaggio di svago e di conoscenza di un mondo lontano radicalmente diverso dal suo, e non solo per il progresso della vita materiale (l’acqua corrente nelle case, per esempio), ma per usi e costumi: l’educazione dei ragazzi in Inghilterra, il ruolo diverso delle donne nel mondo del lavoro in Francia e Inghilterra, l’attitudine al rispetto delle regole in Prussia. Così il viaggio diventa un continuo, implicito confronto tra l’ambiente di Macerata e l’Europa, che rafforza in Elisabetta la percezione della propria identità come “italiana”.

4 marzo 2018

 

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