A via il progetto MUSA, archeologia della Valle del Potenza

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È stato presentato a Porto Recanati, presso la sala del Consiglio Comunale, il Progetto Musa, museo Archeologico della Vallata del Potenza.

 

Comuni aderenti

Porto Recanati è capofila del Progetto a cui aderiscono i comuni di Castelraimondo, Macerata, Pollenza, Treia e Potenza Picena. Alla conferenza stampa di presentazione il sindaco di Porto Recanati, Roberto Mozzicafreddo, ha evidenziato quanto sia importante valorizzare il territorio e nello specifico la Vallata del Potenza. Infatti turismo non significa solo andare al mare ma potenziare tutto quello che i nostri paesaggi possono dare.

 

Lo studio dell’Università di Gent

Quindi è importante valorizzare le Marche, e Porto Recanati è un punto da cui partire per vedere tutto quello che c’è da vedere.

L’assessore alla Cultura di Porto Recanati Angelica Sabbatini, ha ringraziato tutti coloro che hanno collaborato e reso possibile la realizzazione di questo ambizioso programma, Musa, che ha definito un punto di partenza. Come una musa ispiratrice, come dice il suo nome, nasce dalla volontà di dare seguito al progetto scientifico Potenza Valley Survey Project, che l’Università di Gent ha condotto tra il 2000 e il 2017 lungo la Valle del Potenza, per ricostruire la storia delle popolazioni che vivevano nella Bassa Valle del Potenza tra l’età del Ferro e il Medio Evo.

 

La rete tra i Comuni

Grazie a questo studio è stata creata una rete tra i comuni coinvolti nell’esperienza di Gent, per valorizzare il patrimonio culturale comune, con un’attenzione speciale a quello archeologico disseminato in un territorio appunto ricco di storia com’è quello della Valle del fiume Potenza. Da questa collaborazione è nata poi una sinergia di intenti che si è concretizzata attraverso la messa in opera di una strategia comune, per far nascere una rete museale territoriale e tematica che favorisca l’incremento delle attività e dei servizi culturali di musei ed aree archeologiche per attrarre maggiori fasce di pubblico.

 

Il pensiero della Soprintendenza

Stefano Finocchi per la Soprintendenza per le Belle Arti, l’Archeologia e il Paesaggio delle Marche ha evidenziato gli sforzi che sono stati fatti, da quello portato avanti dai Comuni che hanno saputo superare le diversità, in nome di una unica finalità, quella di condividere tutti insieme tanti pezzetti della medesima storia, a quello fatto dalla Soprintendenza che ha compiuto i lavori nell’area di Potentia, in collaborazione con il comune di Porto Recanati sia per preservare, restaurare e conservare ciò che si stavano deteriorando, sia per valorizzare, come per la depliantistica, e rendere fruibile questo grande patrimonio archeologico.

 

MAMA, la rete sopra le reti

Il vicesindaco di Macerata Stefania Monteverde ha parlato anche del MAMA, una rete sopra le reti, una sorta di raccoglitore tematico delle varie reti a cui appartiene anche Musa e anche lei ha ringraziato tutti per il lavoro fatto che ha permesso di valorizzare il territorio “raccontandolo”. Di poterne fare una storia che unisce e che valorizza il territorio anche da un punto di vista economico e turistico. 

 

MUSA debutta alla Borsa del Turismo

Il debutto ufficiale di Musa sarà all’interno della Borsa del Turismo del Centro Italia, a San Benedetto del Tronto, che inizia domani 24 agosto e a cui hanno aderito 24 comuni marchigiani coordinati da Edi Castellani, vicesindaco di Treia, la quale ha detto che quella di San Benedetto non sarà solo una fiera espositiva ma workshop per operatori del settore e ha ricordato come Musa, sia nata con l’intento di narrare il territorio dal mare alla montagna perché ha aggiunto Castellani che il turista vuole “leggere” il territorio nella sua interezza e di come, i comuni che vi hanno aderito, abbiano investito molto su entrambi i progetti.

Ha chiuso la conferenza stampa il sindaco di Pollenza, Luigi Monti, che si è dichiarato anche lui soddisfatto di far parte di questo progetto che ha portato alla riscoperta e alla valorizzazione del fiume Potenza ma ha anche affermato che, dal suo punto vista, la gente ha bisogno di “passeggiare”, di rallentare, e ben venga poterlo fare anche i luoghi carichi di cultura. 

25 agosto 2018

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