Macerata teatro: sul palcoscenico della politica c’è la Lega

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Con una metafora e una sonora risata l’onorevole Tullio Patassini liquida i rumors maceratesi sul partito di Matteo Salvini in vista delle prossime amministrative: “Tanti maceratesi vogliono la rivoluzione del buonsenso, noi la stiamo attuando al governo del Paese. Qualcuno crede ancora che la Lega, con gli assi in mano, non abbia di meglio da fare che giocarsi la carta della restaurazione?”.

In aggiunta Patassini conferma: “Stiamo avviando proposte di valore per una città da troppo tempo sotto scacco della cattiva politica”.

 

Il commento del senatore Paolo Arrigoni

Condivide la netta posizione di Tullio Patassini il senatore Paolo Arrigoni, responsabile Lega Marche, che fa spallucce alle voci di correnti leghiste protagoniste di trattative: “Ormai è chiaro che a Macerata sta andando in scena una commedia dell’assurdo in cui si cerca di tirare dentro la Lega per evitare che irrompa sulla scena come il classico deus ex machina. Senza contare che è fisiologico che ci sia qualche spiffero: viene dalle finestre da cui prova a rientrare chi è stato messo alla porta”.

 

Il palcoscenico maceratese

Insomma, chi è fuori dai giochi vuol far credere di poter dare le carte, ma la priorità della Lega è di evitare che la città resti vittima del fallimento della politica autoreferenziale di una intera classe dirigente. Un obiettivo chiaro le cui motivazioni si ritrovano in due episodi di cronaca recentissimi, due atti di una teatralità che i due parlamentari leghisti definiscono come “un classico del palcoscenico maceratese”.

 

La commedia: atto primo

Ricorda Patassini riferendosi alla villa di proprietà dell’ex rettore Fabio Corradini: “Atto primo – l’amministrazione comunale che ci dà dei pagliacci su stampa e social per aver chiesto conto della regolarità di una costruzione a ridosso di una fonte storica ora porta le carte in procura dopo che per un mese ha continuato a rassicurare tutti sulla regolarità del suo operato”. 

 

La commedia: atto secondo

Cambio di scena e Arrigoni sottolinea: “La stessa amministrazione per mesi difende a colpi di proclami e cortei antirazzisti la sua politica di accoglienza a mezzo onlus organiche al sistema, poi si ritrova con l’ennesimo di quegli immigrati arrestato per spaccio e per aver aggredito gli agenti”.

 

La commedia: colpo di scena

Ce ne sarebbe a sufficienza, ma, come nella più classica commedia degli equivoci, arriva pure il colpo di scena: l’immigrato accusato di spaccio è tra quelli feriti nel corso del raid di Luca Traini e assurti al ruolo di martiri della politica leghista.

 

Scende il sipario e gl’interpreti salutano il pubblico

Concludono Arrigoni e Patassini: “Carancini e il PD ammetteranno i loro errori o preferiranno continuare a dire che la Lega è razzista? Nessuno comunque potrà fermare la rivoluzione del buonsenso, men che meno tentando di ricondurla a quelle manovre di corridoio che hanno funestato per anni la politica maceratese. È un modo di fare che non appartiene alla Lega perché la Lega esprime quel nuovo modo di fare politica che la gente ha scelto fin dallo scorso marzo. La Lega è pronta a dare risposte amministrative di valore con il supporto di tutti i cittadini a cui spalanca le porte per raggiungere l’obiettivo comune di mettersi in gioco in prima persona per far rinascere Macerata”.

21 settembre 2018

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