La storia rimane ma… se fosse accaduta in un luogo diverso?

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L’ucronia è un racconto, una ricostruzione ipotetica alternativa rispetto a fatti accettati storicamente; una sorta di: e se invece fosse che…

 

San Colombano

Un altro personaggio famoso che non andò molto d’accordo con Brunechilde fu San Colombano di Bobbio, il monaco irlandese che fondò monasteri e chiese in tutta Europa. Non discutiamo su Bobbio dove fu in esilio e venne poi sepolto, si aprirebbe una complicata parentesi su Pavia, ma poniamo l’attenzione su un altro importante monastero da lui fondato: Luxeuil. Colombà il vecchio arrivò a Luxeuil il 575 circa, e fondò l’abbazia dedicata a San Pietro. Si distinse per la fervida attività del suo scriptorium, e per la ricchezza della sua biblioteca. Quando andò in esilio a Bobbio venne sostituito da Sant’Eustasio (o Eustachio). Leggiamo da Biografia Universale antica e moderna del 1840: “Un gran numero di volumi copiati esisteva nel 1793, a Luxeuil, di dove il convenzionale Bernardo di Saintes li fée spedire all’esercito del Reno, con tutto quello che la biblioteca conteneva di pergamente, per essere impiegati in cartocci da carica (ndr: cartoccio in cui veniva messa la polvere da sparo per far sparare i cannoni)”. Piuttosto strano, considerato che la regola di San Colombano prevedeva tra le attività principali la copiatura dei libri e l’istituzione di biblioteche.

UCRONIA

La vera Luxeuil era Colleluce di San Severino, “traslata” in Francia con i suoi documenti dopo il 1000, e questi verranno opportunamente distrutti nel periodo napoleonico: non dimentichiamo il trattato di Tolentino.

 

Sant’Eustachio

L’abate che sostituì Colombano a Luxeuil fu Eustachio, non il martire del II secolo, ma il monaco del VI secolo.

UCRONIA

Si fa confusione tra i nomi Eustasio e Eustachio, e tra i due santi, tanto che probabilmente il Santo venerato nella zona di San Severino – Serrapetrona, che viene rappresentato come il martire romano, e del quale ci sono reliquie a Belforte del Chienti (un femore), in realtà potrebbe essere il monaco colombaniano. Dopo la denuncia, che speriamo avrà un costruttivo seguito, di atti vandalici presso le vicine Grotte di Sant’Eustachio di San Severino Marche, è tornata l’attenzione per quel luogo diruto, tanto affascinante e silenzioso oggi, quanto trafficato e teatro di avvenimenti fino al 1313, quando fu abbandonato dai frati.

 

I Varaschi

Ne la “biografia universale antica e moderna” del 1840 troviamo che Eustasio ricondusse i Varaschi alla fede cattolica: i Varaschi (o Varisci, Narisci, Naristi, Narisker) erano una tribù germanica sottomessa da Marco Aurelio, sparita poi nel nulla: probabilmente trapiantata in Italia e mescolatasi ad altre popolazioni.

UCRONIA

I Varaschi sono gli antenati dei Varano, la potente famiglia con base a Camerino. “Narisci” suggerisce una origine umbra, le tribù celtiche Naharki citate nelle tavole Iguvine come residenti lungo il Nera e nella valle di Terni (v. Terni celtica e la stirpe del drago di A. Agnetti).

 

Auxerre

Questa città è spesso menzionata nelle storie medievali come teatro di avvenimenti importanti. Scomponendo la parola Auxerre (che si pronuncia /o’sèr/) in aux – serre è evidente quanto la pronuncia francese sia simile al nostro dialettale ‘o sère‘a sèra… ecco che ritorniamo al discorso dei luoghi di confine e di controllo che si trovavano in prossimità dei fiumi sacri: Visera, Isara, Serra, Svizzera… poi, a Auxerre, intorno all’anno 500 d.C. c’è stato come Vescovo Sant’Eleuterio.

UCRONIA

Proponiamo una particolare similitudine tra due luoghi tanto lontani, dagli abitanti che forse erano anticamente imparentati: Auxerre è famosa per la produzione di vini, intorno alla città si trovano i vigneti dell’Auxerrois, e nei suoi pressi c’è la regione di Chablis: sono fra i vini più pregiati della Borgogna. La nostra Serra,ancora oggi chiamata ‘a Sèra in dialetto, è Serrapetrona, patria della Vernaccia. E (sarà un caso?) Sant’Eleuterio, santo sconosciuto ai più, lo ritroviamo nel polittico del Boccati a Belforte del Chienti, poco distante da Serrapetrona.

Simonetta Borgiani

31 maggio 2019

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