Attraversare strade impensabili / e giungere a gioie discrete / solo con lo sfiorire / della nostra vecchia pelle.
Questo è il peso che noi donne / portiamo dentro, / come sigillato segreto.
La punta del pennello ha solo / colori freddi, mentre ritraggo / il tuo zigomo assassino / e la tua vorace avidità di odio.
Così mentre ti penso spaventoso / ai miei occhi ti fai man mano / più piccolo ed inutile.
Il mostro ha la voce di chi avrebbe dovuto / amare.
Il baratro, a volte, è una casa. / Nessuna storia evita gli ostacoli, / però l’epilogo ha il volto sereno / della donna che voglio essere e sono.
La luce mangia il buio. / La paura scompare. / Sono io a lasciarla andare.
LuNa
8 marzo 2020