Covid19, le domande sottoposte domani al governatore Ceriscioli

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In occasione del consiglio regionale che si svolgerà lunedì in modalità telematica, Elena Leonardi, capogruppo di Fratelli d’Italia, sottoporrà al governatore e assessore alla Sanità Luca Ceriscioli una serie di quesiti sullo stato di emergenza da coronavirus nelle Marche.

Situazione del personale sanitario impegnato in prima linea in questa emergenza: Quali sono i numeri del contagio fra il personale e gli operatori in termini di soggetti contagiati, ricoveri, quarantene e decessi?

Strutture di accoglienza per il personale sanitario –  La Regione prevede la possibilità di destinare strutture alberghiere o di altra natura per ospitare il personale sanitario in servizio ed evitare la diffusione del contagio tra famigliari e ambienti frequentati?

Dispositivi di protezione individuale –  Qual è la situazione in merito alla disponibilità dei dispositivi di protezione individuale DPI, per garantire la sicurezza del personale sanitario e dei medici di medicina generale, dopo le innumerevoli segnalazioni e richieste?

Questione tamponi – Si presterà un’attenzione più stringente sulla questione dei tamponi a chi sta lavorando in prima linea in questa emergenza? I tamponi verranno effettuati a tutto il personale sanitario e in che tempi, alle Forze dell’Ordine, compresi gli Agenti delle Polizie Locali e in che tempi?

Altri metodi oltre il tampone – Per diagnosticare il contagio da Covid-19 sono previsti altri metodi oltre il tampone? Quali?

Attese per il tampone –  Moltissime sono infatti le richieste allarmate di cittadini e medici di base: quanti soggetti con sintomatologia risultano in attesa di fare il tampone?

Case di riposo – Nelle ultime settimane in tutte le Marche si moltiplicano i focolai e i timori di familiari lontani dai propri cari ospiti in case di riposo, residenze sanitarie assistenziali e ospedali di comunità: qual è in queste strutture la in termini di contagi, decessi e capacità di garantire la necessaria assistenza? Come si intende intervenire per evitare il diffondersi del contagio in queste strutture? Si è valutata la possibilità che le cure intermedie degli ospedali di comunità siano seguite da medici ospedalieri?

Malati in casa – È importante predisporre e implementare cure territoriali e domiciliari per le persone che trascorrono il decorso della malattia a casa. In che forma e misura verranno attuate per intervenire efficacemente prima della eventuale necessità del ricovero per insufficienza respiratoria dei pazienti?

Malati No-Covid – Si sta valutando la possibilità di utilizzare per lo svolgimento delle attività NO-Covid alcune delle strutture ospedaliere in passato riconvertite, garantendo servizi sanitari ed evitando ogni possibile pericolosa promiscuità, a esempio il ripristino delle acuzie in ospedali con ppi o della chirurgia breve (day surgery) e sgravare il lavoro degli altri ospedali?

Restiamo tutti in attesa di risposte esaurienti e, soprattutto, chiare.

5 aprile 2020

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