“La gioia di capire – Joyful learning” + gioia – noia

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“La gioia di capire – Joyful learning” di Ennio Monachesi, edito da Edizioni Simple di Macerata, è un libro dal doppio volto e rappresenta, nel senso positivo di questa definizione, il suo autore: insegnante e umorista.  Citiamo dalla prefazione: “Questo libro vuol essere un piccolo aiuto (ndr: piccolo? a noi de La rucola è sembrato un sussidio importante per insegnanti e pure per genitori), utile e dilettevole, al lavoro degli insegnanti di scuola primaria e media, per l’ambito logico matematico e linguistico espressivo e per l’apprendimento-insegnamento in generale. Parla degli aspetti più importanti, con attenzione anche al valore educativo dell’umorismo. Collega la pratica con la teoria in un fecondo connubio che genera un efficace know how per apprendere  e  insegnare  con + gioia e – noia, secondo i principi del joyful learning, dell’apprendimento gioioso  e gio-io-co-so, significativo sia a livello emotivo che cognitivo. Nella terza parte del libro si creano spiragli di luce per poter trovare almeno qualcosa delle ‘infinite vie del Signore’, nonostante che la segnaletica lasci molto a desiderare”.

Umorismo e insegnamento – Si può abbinare l’umorismo all’insegnamento? Sì, anzi si deve fare. Il libro ne è un esempio abbinando a teorie pedagogiche e dimostrazioni pratiche, spesso illustrate da schemi e immagini, storie (anche umoristicamente vere), battute, giochi di parole, anagrammi… Tralasciamo la corposa parte pedagogica, destinata ai professionisti del settore e, secondo noi, anche a genitori di buona volontà, per soffermarci sulla “risata educativa” che, in questi giorni segnati dalla pandemia da coronavirus, può alleviare le giornate vissute da reclusi in casa propria. Spiega l’autore: “L’umorismo è diverso dalla comicità, che è più viscerale, e fa ridere a crepapelle; a crepapellerossa se a ridere è un indiano, ma questo è umorismo: il quale è più so-f-t-tile e spesso suscita il sorriso”.

Richiamandosi ad Avner Ziv, Ennio Monachesi cita le 3 più note teorie sull’umorismo:

1 – La teoria psicoanalitica-emozionale di Freud che ritiene sia l’umorismo un mezzo catartico per liberare pulsioni represse.

2 – La teoria sociale di Bergson che ritiene l’umorismo sia legato a una determinata società e cultura (humor inglese) ed è pure “qualcosa di meccanico applicato al vivente” come quei doganieri accorsi in aiuto a naufraghi salvatisi su una scialuppa ai quali chiedono, automaticamente: avete niente da dichiarare?

3 – La teoria cognitivista di Koestler secondo la quale l’umorismo è un atto creativo, in quanto collega le idee in modo originale. Anche se tali idee o matrici sono tra loro incompatibili. Una unione paradossale  detta “bisociazione”, di cui trascriviamo una battuta, esempio di nonsense: “Un carcerato giocava a carte con i suoi carcerieri; quando questi si accorsero che barava lo cacciarono a calci dalla prigione!”

Chi è Ennio Monachesi – L’autore, dopo gli studi, alcuni lavori e il servizio militare, ha fatto il maestro elementare, si è laureato in lettere e abilitato in filosofia e storia. Poi è divenuto direttore didattico eispettore scolastico nelle Marche, occupandosi in particolare di come migliorare i processi di apprendimento e insegnamento. S’interessa anche di umorismo. Ha scritto il libro “La vena umoristica” in cui ha raccolto testi e battute che si diverte a recitare in spettacoli vari: ha partecipato con successo anche a La Corrida in televisione con Carlo Conti l’11 maggio del 2018. Ha pubblicato su Youtube alcuni video tra cui “Viva il riso e il sorriso” e “Viva le Marche”, pubblicati anche nella sua pagina facebook “La vena umoristica”.  

Fernando Pallocchini

18 giugno 2020

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