San Claudio al Chienti… una promozione turistica malamente mancata

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Potrà mai decollare il turismo nelle nostre zone? Finché a fare gli Assessori ci saranno persone inesperte questo non potrà avvenire. Un esempio pratico ce lo ha offerto la trasmissione televisiva “TG Itinerari” quando ha trasmesso il servizio del giro ciclistico delle Abbazie che ha incluso la chiesa di San Claudio al Chienti. L’intervento dell’Assessore del Comune di Corridonia, Monica Sagretti, è stato esemplare sotto molti aspetti. Dapprima c’è stata la mancanza di tatto nei confronti dei giornalisti del TG quando ha specificato che San Claudio non è abbazia ma chiesa: forse è la verità ma ha dato degli incompetenti a coloro che sono venuti a fare il servizio televisivo. Certamente sarebbe stato meglio tacere il particolare passando invece a descrivere l’architettura e la valenza storica dell’edificio. Invece, dimostrando addirittura ignoranza, si è buttata sul fatto, falso e facente parte di pettegolezzi locali, che il parroco della parrocchia di San Claudio (lo status della parrocchia che nulla c’entra con il servizio turistico sulle abbazie) sarebbe l’Arcivescovo di Fermo anziché don Gianni Dichiara.

Primo: è dal novembre 1989 che San Claudio non è più una vicaria dipendente dall’Arcivescovo fermano ma è divenuta parrocchia, con primo parroco don Benedetto Nocelli al quale è succeduto il buon don Gianni Dichiara che, a tutti gli effetti, è l’attuale parroco.

Secondo: è veramente sgradevole che approfitti della sua carica pubblica per dare adito alle chiacchiere di frazione di alcune “pie donne”, affermando il falso, e tralasciando il suo dovere di dare la meritata visibilità a una struttura storica ricadente nel Comune di Corridonia, che ogni anno viene visitata da migliaia di turisti provenienti da ogni parte d’Italia da Napoli a Torino e pure dall’estero, come le “missioni” di studiosi e alti prelati partiti appositamente dalla Germania.

E poi… tralasciare di dire degli studi che stanno dimostrando come San Claudio al Chienti sia carolingia, che qui con ogni probabilità ci sia stato Carlo Magno… con che li attiriamo i turisti: con la diatriba sul parroco? O con la storia, magari messa al condizionale con… qui ci sarebbe stato?

Intanto sulla pagina facebook del TG Itinerario il video non è più disponibile: bel risultato!

Per chi volesse vedere il video qualcuno, l’esiliato Giorgio Rapanelli, ce lo ha disponibile (https://www.youtube.com/watch?v=Q3UQX_642CU&feature=share&fbclid=IwAR0dbOqbOiomVutU7VUexAivGIhsTcSaP56CxFIdbk4t6ORR-MA0YS8FX30) e lo ha pure commentato ironicamente.

Fernando Pallocchini

27 luglio 2020

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