Porter Piaggio elettrici a guida automatica (senza pilota) da Milano a Shangai – 3

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Una giornata da recuperare – Dobbiamo recuperare il giorno perso in dogana, siamo attesi a Kiev, e trasportiamo i Porter due sulla bisarca, due negli Eurocargo. C’è sole, fa caldo. La strada è a tratti normale, a tratti a doppia carreggiata. I cartelli stradali hanno le indicazioni sia in cirillico che in caratteri latini. Scavalchiamo i Carpazi Orientali, ai lati una fitta foresta, il paesaggio è bellissimo, ogni tanto qualche ristorante e albergo invita alla sosta ma abbiamo fretta e non possiamo fermarci. Purtroppo subiamo frequenti soste da parte della polizia che accampa inesistenti infrazioni con l’evidente scopo di ottenere una mancia. Ci fermiamo in un parcheggio subito dopo Rivne (o Rovne) senza aver potuto recuperare tutto il tempo perduto. Siamo a mercoledì 4 agosto, questa sera dobbiamo arrivare a Kiev, la capitale dell’Ucraina. Partiamo con i Porter ancora caricati che scarichiamo a circa 120 km da Kiev. La prima coppia percorre 60 km, la seconda coppia, arriva in albergo dopo 61 km con ancora una riserva di carica.

I camper usati per dormire

Complicazioni per la ricarica – Sole per tutto il giorno, ancora umidità, l’autostrada segnata sulla carta è in parte in costruzione, ai lati filari di alberi per proteggerla dal vento invernale, poi campi e foreste. L’autostrada dovrebbe essere terminata per gli europei di calcio che l’Ucraina ospiterà nel 2012. Accanto all’albergo il nuovo stadio di calcio in costruzione. Nel parcheggio dell’hotel non possiamo usare il nostro generatore per via del rumore e non vi sono prese disponibili per ricaricare le batterie dei Porter. Domani vedremo cosa fare. Dovremo partecipare a una conferenza stampa e a una manifestazione pubblica organizzata dai nostri sponsor.

Kiev – Kiev, è il 5 agosto, fa sempre caldo fin dalle prime ore del mattino. Si sta bene solo in albergo con l’aria condizionata. In mattinata conferenza stampa con giornalisti e operatori commerciali. Nel pomeriggio una manifestazione in un grande centro commerciale, dimensioni veramente da metropoli con decine e decine di negozi e supermercati. La globalizzazione avanza ovunque e livella il mondo. Incontro con il dottor Nicola Carbone, addetto commerciale dell’Ambasciata d’Italia. Con piacere vediamo che in tutta l’Ucraina il caffè italiano è diffuso ovunque, in specie il Lavazza. Ne beviamo anche di buono. Passiamo la notte a Kiev.

Kiev

Sterminate distese di grano – Al mattino per uscire dalla città preferiamo caricare i Porter per districarci meglio nell’intenso traffico della città. Fa sempre caldo, il cielo è velato dalla foschia. L’autostrada non è ancora completata, per alcuni tratti è ancora una strada normale dove la limitata velocità dei nostri Porter Piaggio costringe altri utenti a sorpassi al limite. Ai lati filari di alberi poi campi di granoturco, girasoli, grano fino all’orizzonte, un paesaggio sempre uguale, solo i fiumi e gli specchi d’acqua creano ogni tanto un aspetto diverso. Pranzo e cena in ristorantini locali, con pietanze tipiche ma già più internazionalizzate rispetto agli anni passati. Poco vino, birra e diffuse bevande, Coca Cola e simili. Prodotti Ferrero e Nestlè ovunque. Molti gelati.

Karkov – La televisione locale ha trasmesso un lungo servizio su questa nuova avventura di Overland così siamo oggetto di molte attenzioni, passanti e automobilisti ci salutano, altri ci sorpassano poi si fermano per fotografarci. Lo stesso entusiasmo al quale siamo abituati in Italia. Nuova notte nei camper. Ci avviciniamo a Karkov, che fu teatro durante l’ultimo conflitto di lunghe battaglie passando ben quattro volte di mano. Il terreno diventa più ondulato, piccole salite e discese, ma il paesaggio al lato non cambia. Alberi e campi fino all’orizzonte. All’ingresso in città siamo accolti da una delegazione dell’Automobil Club locale e dalla polizia che ci accompagna fino in albergo, affacciato sulla grande piazza principale, secondo i locali seconda solo a Tien An Men con una imponente statua di Lenin, e intorno gli edifici delle Istituzioni e quello dell’Università, in perfetto stile “soviet”. Anche l’albergo ricorda la vecchia “nomenclatura” quando a ogni piano un agente del KGB controllava e annotava gli orari di entrata e uscita degli ospiti. Avrebbero bisogno di qualche restauro gli altri palazzi, in compenso ci sono negozi e locali di tipo schiettamente occidentale, auto moderne e di classe dimostrano che presto il famoso EST sarà completamente allineato all’occidente con buona pace di padre Lenin che dalla sua statua sembra ancora ostinatamente indicare la via all’utopia del socialismo. Ancora incontri con giornalisti e operatori commerciali e dimostrazione pubblica delle possibilità di guida automatica dei Porter Piaggio. Fuori Karkov attraversiamo una zona di foreste poi di nuovo campi e agricoltura intensiva. L’Ucraina era definita “granaio d’Europa”, dopo averla attraversata pensiamo che la definizione sia perfetta.

Donek – L’autostrada che porta verso Doneck e il Mar Nero è recente bella e scorrevole. Si vedono alcune grandi stazioni ferroviarie e lunghi treni merci. Il traffico ferroviario, date le lunghe distanze dell’Est è ancora molto importante. Doneck è una città mineraria, tutto intorno si vedono colline di detriti create dall’estrazione mineraria.   Ancora campi di girasoli, lo spettacolo del giallo dei campi, esteso fino all’orizzonte è inimmaginabile per chi non lo ha visto. Arriviamo alla frontiera con la Russia verso le sei del pomeriggio. In Ucraina abbiamo percorso 1.820 chilometri e oggi siamo a 4.690 chilometri da Milano, inizio del viaggio. continua

Gianni Carnevale

4 dicembre 2022

Puntata 1 – Porter Piaggio elettrici a guida automatica (senza pilota) da Milano a Shangai – 1 | Associazione culturale La Rucola

Puntata 2 – Porter Piaggio elettrici a guida automatica (senza pilota) da Milano a Shangai – 2 | Associazione culturale La Rucola

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