Ricordi di gioventù di M. Alviti “Io e i miei amici, Macerata, anni ‘50 – ‘60 e un po’”

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Grazie all’accoglienza ricevuta dal primo libro, con la conseguente spinta, rivolta all’autore, da parte di chi lo ha letto seguitare il racconto dei suoi momenti di vita giovanile, Marcello Alviti ha ripreso la penna in mano (letteralmente) completando la pubblicazione dei suoi ricordi di gioventù con questo secondo volumetto.

Infatti “Io e i miei amici, Macerata, anni ’50 – ’60 ed un po’”, edito da Edizioni Simple, è il proseguimento del primo libro. Scorre veloce la lettura e andando oltre i fatti e i personaggi, si ha, netta, la visione di come fosse la vita dei giovani di quegli anni rispetto a oggi: più semplice, affatto condizionata dalla nuova tecnologia informatica, quindi più diretta nei rapporti con gli altri, immediata attraverso la fisicità, priva delle virtualità che oggi impediscono rapporti interpersonali veri. Oggi i contatti fra i giovani avvengono tramite immagini e messaggi il più delle volte fuorvianti rispetto alla vera personalità del soggetto. È facile mostrarsi per quel che non si è quando manca l’incontro vero, reale, il guardarsi negli occhi mentre si parla, osservare le emozioni dell’altro attraverso gli atteggiamenti del corpo, le espressioni del viso, il sorriso sincero e quello di circostanza.

Dietro il virtuale troppi nascondono se stessi e questo non aiuta la sincerità del rapporto con il prossimo e il formarsi dell’amicizia vera che è, alla fine, uno dei momenti importanti nella vita delle persone. Infatti nel libro di Marcello Alviti la parte più significativa è l’Amicizia; scritta con la A maiuscola perché gli amici veri rimangono tali per tutta la vita, anche quando non ci s’incontra per lungo tempo, allontanati nello spazio dal lavoro, da una nuova residenza e allora scatta il pensiero dell’amico, si prende il telefono, si riannodano le fila del rapporto. Amicizia è voler bene.

Le avventure vissute insieme legano le persone e l’autore del libro ne ha da raccontare! Ragazzini squattrinati (era un’altra epoca, senza generose paghette) ma appassionati di quanto avveniva nel teatro avevano un gran desiderio di poter vedere da vicino i personaggi allora famosi: il grande Macario, Nino Lembo, Perez Prado, Achille Togliani e la sua orchestra, Giacomo Rondinella, Luciano Taglioli, lo straordinario Tino Scotti… tutti nomi presenti al Lauro Rossi. Come fare per poter assistere agli spettacoli?

L’ingegno aiuta gli audaci e al gruppetto di amici non mancavano né ingegno né audacia per cui attraverso vie buie e segrete con scassinamento finale riuscirono a veder tutti questi personaggi: che soddisfazione! Meno soddisfatti furono quando, ormai più grandi, a pagamento salirono al loggione del Lauro Rossi per ammirare Adriano Celentano, che cantò quattro pezzi di numero e se ne andò prima della fine dello spettacolo senza nemmeno salutare il pubblico.

Marcello narra episodi della naia, della politica, del lavoro. Sono tanti e non ve li raccontiamo. Purtroppo il libro non sarà nelle librerie e nelle edicole, realizzato in piccola tiratura potrà essere richiesto alla casa editrice, la Edizioni Simple, che si trova a Macerata in via Trento 14 dove si può effettuare il ritiro a mano, oppure ordinandolo per telefono allo 0733/265384 o per email scrivendo a info@edizionisimple.it o, anche, a info@stampalibri.it           

Fernando Pallocchini

18 gennaio 2023

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