La pioggia non ci ha dato tregua ma il sole ha fatto capolino iniziando ad allungare le giornate e a scaldare i nostri animi. I turisti iniziano a riempire il centro, alcuni timidamente smanicati, altri con zaini capienti e andature da grandi camminatori, in gruppetti o sparsi, adulando le opere d’arte e i monumenti della città di Dante. Come sempre osservo tutti gli attori che compaiono in quella splendida cornice, ogni volta sempre nuova, ed è bello poter vedere nuove realtà.
A un certo punto la raffinatezza: una pelle chiara e un portamento elegante, un corpo slanciato fasciato da un vestito porpora e una paglietta con un fiocco di raso rosso che rapisce l’attenzione; lì in piazza Duomo che cerchi con lo sguardo di immagazzinare il più possibile tutte le meraviglie che stai osservando. Tutte quelle maestose storicità di cui avevi letto solo nei libri o profetizzate da qualche famoso scrittore sono finalmente davanti a te, sei emozionata e appagata allo stesso tempo.
Io guardo la scena e mi sembra di assistere a una overture. Ti lascio alla tua contemplazione per non alterare la spontaneità di quel momento ma il primo vento birichino di primavera ti scuote la veste e, come per magia, il tuo cappello vola via quasi fosse un aquilone col fiocco rosso intenso. Irrompo in quell’olio su tela e recupero la paglietta, la raccolgo, con la mano la scrollo per pulirla e te la restituisco. Ricevo un bel sorriso e un velato grazie… è davvero un bell’inizio di primavera.
Francesco Sabatini
30 giugno 2025