I “Grandi terremoti”, parte seconda dal 380 a.C. all’anno zero

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Continuo la cronologia dei terremoti susseguitisi nei millenni passati ( La rucola  n° 244 e https://www.larucola.org/2018/11/27/anche-i-grandi-terremoti-spiegano-le-migrazioni-di-popoli/) per due motivi:

1 – Sento il dovere di ricordare F. M. Coronelli, nel 300° anno della sua morte, riportando alla luce (nel mio piccolo) una modesta parte delle sue sconfinate e documentate fatiche intellettuali;

2 – Questa trattazione evidenzia i terremoti che in massima parte hanno colpito l’Italia e la Grecia coinvolgendo direttamente e indirettamente i Piceni.

I dati sono desunti da “Cronologia Universale” di Francesco Maria Coronelli (1650- 1718), edizione databile ai primi anni del 1700. Nei limiti di una più semplice lettura, si è cercato di salvaguardare il testo originale. La cronologia originale “dalla creazione del mondo” (3625…) viene tradotta in (379…) “avanti Cristo”. Le note aggiun-te sono state verificate dalla Treccani e/o Wikipedia, ecc. Si omettono i riferimenti delle fonti storiche ampiamente riportati da Coronelli.

 

Terremoti dal 380 a.C. all’anno zero

379 a.C. – Siracusa: crollo della reggia di Dionigi il Giovane.

376 a.C. – Atene: rovinò gran parte del Pireo.

374 a.C. – Macedonia: vari eventi accompagnati da infiniti fulmini che cagionarono grandi danni. In Italia si verificarono eclissi di Sole.

372 a.C. – Toscana e Roma: furono anche travagliate dalla Peste; sul Monte Albano piovvero sassi.

368 a.C. – Grecia: epicentro a Spilo (entroterra di Creta) e Campo Flegreo.

359 a.C. – Sparta: distruzione di molte abitazioni.

353 a.C. – Atene: distruzione del Pireo.

340 a.C. – Ellesponto e Chersoneso: atterrò la Città di Lisimachia (città ellenistica fondata da Lisimaco, sud ovest del Chersoneso tracico, attuale Çanakkale Turca, golfo di Saros), 22 anni dopo la sua fondazione. Fu considerato presagio della rovina del Regno.

333 a.C. – Grecia: rovinò la Città di Sicione (antica città del Peloponneso, sita presso Vasiliko, sul golfo di Corinto) e fece grandi danni nella Caria, nella Licia, e nell’isola di Rodi.

325 a.C. – Città di Nicandro: fu sommersa (Si dovrebbe intendere Colofone Ionia, non lontano da Efeso patria del Poeta greco Nicandro).

319 a.C. – Monte Parnaso: mentre Brenno era andato per saccheggiare il tesoro del Tempio di Delfo; si staccò la parte superiore del Monte, sotto la quale rimase schiacciata grande quantità di Galli e Brenno fiaccato e atterrito finì da se stesso d’uccidersi.

311 a.C. – Piceno: mentre il Console Sempronio si era incamminato con il suo Esercito contro i Picenti.

305 a.C. – Piceno: quando stava per attaccarsi la battaglia tra Romani e Anconitani (alcuni storici affermano che Ancona sia stata anche detta “Picena” e capitale del Piceno).

304 a.C. – Asia: rovina una Città nel Regno di Candia e molte ne furono inghiottite dalla Terra.

280 a.C. – Città di Candia (nell’isola di Creta): distruzione; si aprì un Monte e vi fu trovato un cadavero di altezza di 46 cubiti. Plin. lib. 7. cap. 16. (Cubito romano = 44,4375 cm X 46 =cm 2044,125; forse il caro Plinio esagera un po’?).

278 a.C. – Toscana: gravi danni a Fiesole.

272 a.C. – Caria: (Vasta regione costiera sud ovest della Turchia) con grandi danni. A Rodi cadde e fu distrutto il famoso Colosso del Sole.

220 a.C. – Roma: diroccò il Tempio di Giunone Monetaria.

255 a.C. – Italia centrale: giugno, durante la battaglia del Trasimeno tra Romani e Cartaginesi; distruzione di molte città, disfacimento di altissimi Monti, cambia il corso dei fiumi.

240 a.C. – Veliterno (Velletri): si aprono spaventevoli Voragini; a Cuma piovvero Sassi.

239 a.C. – Contado d’Arpino: sprofondò gran tratto di Territorio. Nello stesso anno terremoti a Rodi e molte altre Città. Nell’Egeo (fra le Isole Terasia e Thera) spuntò una nuova Isola, alla quale fu dato il nome di Hiera, di circa dodici Stadi di circuito Strab. Georgr. l.1. (Se Strabone si riferisce allo stadio romano, 185 m., la circonferenza risulterebbe di metri 2220).

236 a.C. – Sicilia: dopo un gran Terremoto, spuntò nel Mare l’isola di Volcano, che vomitò fiamme.

232 a.C. – Asia: desolò molte Città, nella Fenicia la metà di Sidone; così pure in Siria e in alcune Isole dell’Egeo; in Sicilia inaridì il famoso Fonte Aretusa; a Campo Lelanto si aprì spaventosa voragine di fuoco (Campo Melantio, pianura dell’isola Eubea, zona fertile, ricca di rame e ferro, soggetta spesso a movimenti tellurici, sorgenti calde, terme).

231 a.C. – Roma: tre giorni continui, rovina di edifici, seguirono prodigi.

229 a.C. – Italia: vari Terremoti; distruzione di gran parte di Reggio in Calabria; in più luoghi piovvero Sassi.

228 a.C. – Roma e località vicine: durò per trentotto giorni continui con grande spavento degli Abitanti.

198 a.C. – Napoli: fece gran danni; mentre a Capua fu di mezza notte veduto il Sole.

169 a.C. – Terra di Luna: sprofonda in parte sgorgando sopra quelle rovine un lago.

167 a.C. – Bosforo: rovinano molte Città e Campagne; mentre il Re Mitridate era tutto applicato a Sacrifici Cereali (Cerere).

161 a.C. – Etna: eruzione e fiamme giunsero fin all’Isola di Lipari; dispersi sulle spiagge gran numero di pesci, gli abitanti in essi mangiarono la morte, per la peste che gli sopravvenne.

157 a.C. – Più luoghi: terremoti accompagnati da fieri e spaventosi muggiti.

154 a.C. – Priverno (Latina): e si spalancò una Voragine di 7 Moja (non ben decifrabile) di circuito.

146 a.C. – Isola Enaria (oggi Ischia): il 27 Ottobre si apre la Terra e ne scaturirono voragini di fuoco.

145 a.C. – Modena: due Monti furono veduti cozzare fra loro con grandissimo fracasso, cacciando fiamme e fuoco con strage d’Animali e rovine de luoghi interposti.

139 a.C. – Nei Piceni: diroccò un numero infinito di Edifici dai fondamenti, altri lasciò a mezz’aria sconci e declinati (Quanto sono attuali gli antichi storici!).

138 a.C. – Norcia: oltre a molte altre rovine, atterrò il Tempio Maggiore (vedi sopra… non era quello di San Benedetto).

134 a.C. – Pesaro: rase al suolo le mura, considerato presagio delle Guerre Civili.

130 a.C. – Reggio in Calabria: rovinò buona parte della Città.

127 a.C. – Armenia e Siria: quando Pompeo le soggiogò.

112 a.C. – Roma: molti luoghi mutarono aspetto e si abbruciò il Campidoglio, l’anno 400 dopo la sua erezione.

107 a.C. – questo terremoto interruppe la venuta di Mitridate Re di Ponto, ai danni dell’Italia.

106 a.C. – Asia: vari e frequenti; rovina di molte Città, con seppellirvi più di 170.000 Persone, nel tempo stesso, che Tigrane Re di Armenia andava soggiogando la Siria.

105 a.C. – Rieti: furono scossi i Tempi, si scomposero i sassi di quel gran Foro, si ruppero i Ponti, poi le ripe del fiume caddero in acqua, e quello che ci fu di più strano, un buon pezzo di Monte, che si era staccato, rimase a mezzo corso immobile, benché precipitoso e cadente.

101 a.C. – Spoleti: rovinò gran quantità d’edifici.

99 a.C. – Italia: con molti danni cagionati, predisse la Congiura di Catilina e altre sciagure.

93 a.C. – Durazzo: con un gran Bollimento del Mare, quando Cicerone esiliato da Roma pervenne in Durazzo, dal che gli Aruspici giudicarono che poco sarebbe durato il suo Esilio.

89 a.C. – Rhaga: quando Crasso andò contro i Parthi, furono da vari Terremoti  nei contorni diroccate molte Città e 2.000 e più Terre, fatto cambiar il corso a Fiumi, e convertitone in Laghi,

fuga degli abitanti.

86 a.C. – Francia: fu colpita da numerosi Terremoti.

82 a.C. – Asia Minore: distrutta Trali, Città che fu sontuosamente rifabbricata da Augusto, per le suppliche di un villico che andò a chiedergli aiuto fin nelle Spagne.

79 a.C. – Pesaro: avanti la Guerra tra Ottaviano e Antonio.

70 a.C. – Tebe: Che rovinò fin al suolo.

69 a.C. – Giudea: fra un numero infinito di rovine seppellì più di 30.000 Persone; inenarrabile quantità d’Animali; e vogliono altri che ciò accadesse il giorno nel quale seguì la gran Battaglia tra Ottaviano e Antonio.

67 a.C. – Fidena (nel Lazio): con la rovina dell’Anfiteatro; estinse e stroppiò circa 50 mila Persone. Altri lo mettono dopo la venuta di Cristo…

60 a.C. – Regno di Cipro: diroccò diverse Città e fece altri danni.

55 a.C. – Roma: Terremoto spaventoso anche in altri luoghi vicini; ma più che altrove sull’Appennino, nella villa di Livia Moglie di Augusto, che vi si tratteneva in grembo alle delizie.

53 a.C. – Pesaro: si sentirono muggiti strani della Terra, senza che si scoprisse effettivamente il Terremoto, caddero le cime delle muraglie.

47 a.C. – Isola di Coo: fece cadere molti Edifici.

41 a.C. – Italia centrale (?): quando Augusto mandò Giulia sua Figliuola in esilio per le sue disonestà.

 

Il commento del Coronelli

Qui inizia la successiva tabella dei terremoti “dalla nascita di Cristo sino all’anno1700” con la costatazione: “Se la Terra, prima della Venuta del Redentore, fu in varie maniere scossa, e maltrattata dai Terremoti,…  dopo è stata percossa molto più da simili flagelli; anzi con maggior violenza, e frequenza… sono stati quasi innumerabili”.

 

Il commento del Graziosi

Caro Francesco Maria, ci siamo resi conto personalmente della frequenza e dell’attuale forza devastante dei terremoti recenti e no. I nostri orologi elettronici non datano più l’anno 82 a.C.; Augusto non vive più a Roma e non combatte in Spagna. L’Italia non ha più imperatori e consoli. Siamo succubi di una pletora di potentati con poche idee, ma molto confuse. Riescono solo (dopo anni) a consegnare costose (e spesso invivibili) capanne; ma si ostinano a chiamarle case o casette; anche se sembrano garage condominiali. Non sono capaci nemmeno di smaltire le macerie. Le vecchie pietre e gli antichi mattoni potrebbero conservare la storia dei nostri paesi, ammesso e non concesso che “lor signori” siano capaci di ricostruire. Non si dovrebbe essere lodatori dei tempi passati, però…

19 gennaio 2019

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