Le ginocchia dei contadini sono le protagoniste di un proverbio cattivello

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Durante la potatura degli alberi e quando c’era da confezionare le fascine, il contadino per abitudine spezzava la legna sollevando un ginocchio contro cui porre quella che poteva essere spezzata a mano. Dal momento che il contadino era sempre provvisto degli attrezzi necessari (roncole, seghetti, accette) si riteneva fosse riprovevole che facesse dolorosamente fulcro sulle ginocchia per rompere i rami delle potature. Da qui venne l’affermazione proverbiale: Lu Patretèrnu duvìa fà’ li contadì co’ ll’ócchj su le jenòcchje (Il Padreterno doveva fare i contadini con gli occhi sulle ginocchia). Quelli che contadini non erano a sentire tale affermazione ne chiedevano la spiegazione e la risposta era: Ccuscì se ‘ccecàva quanno java a róppe le legne per fà’ le fascine! (Così si accecavano quando andavano a spezzare la legna per fare le fascine).

Claudio Principi

17 ottobre 2023

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