Notizie vere, curiose e divertenti tratte da “Dicerie popolari marchigiane”

di Claudio Principi     Una… “casa chiusa” Un artigiano buontempone, a proposito della necessità di sopportarsi l’uno con l’altro in famiglia, raccontava: “Io tòllero a mmojama, mòjama tòllera a mme; la fìja nòstra ce tòllera e la sòciara adè tollerata da tutti… ‘Nzomma, la nostra adè una casa de tolleranza!”   La corsa di Pippì Alla scuola rurale di …

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Toh! Va’ chi c’è!

Quant’è picculu lu munnu!   I nostri vecchi, quando incontravano una persona che abitava in un paese lontano, dicevano: “Quant’è picculu lu munnu!” Dunque… ero un ragazzotto ventenne quando la scuola ci portò in Germania per una gita d’istruzione, a vedere una grossa azienda agricola, su nel nord. La prima notte dovevamo fare tappa in un albergo a Monaco.   …

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Quando vedevamo i mostri…

Il parallelo tra allora e oggi è d’obbligo   A volte mi soffermo a pensare… come mai tante persone perdono il loro tempo a vedere trasmissioni stravaganti e stupide come “Il grande fratello”, “C’è posta per te” o altri dove una donna riesce a far litigare due uomini, quasi certamente pagati per comportarsi così, con il giudice che, poi, dà …

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“Dicerie popolari marchigiane”

Notizie vere, curiose e divertenti raccolte da Claudio Principi   Il fratello della serva A servizio come domestica presso una facoltosa famiglia vi fu Teresetta, una procace contadina. Costei era povera di educazione ma ricca di temperamento sicché distribuiva con facilità le sue grazie ai maschi che si accendevano di desiderio per lei. C’erano difficoltà ad avvicinarla essendo sempre impegnata …

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Notizie vere, curiose e divertenti tratte da “Dicerie popolari marchigiane”

di Claudio Principi   La vergara tranquilla Di un pollivendolo si raccontava un tentativo di “rapina sessuale” andato a vuoto, che ebbe il seguente svolgimento. Costui arrivò sull’aia di una casa colonica e trovò la giovane e bella vergara sola ad accoglierlo e, subito, le disse: “O commarétta, varda che ttu te ne stai tranguilla, ma passènno jò ‘cando a …

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Lu sarda martì

Da una ricerca di Giovanni Ginobili     Un gioco d’altri tempi era il “salta Martino”. Si prendeva mezzo guscio di noce; intorno, nella parte più stretta, veniva avvolto per due volte un filo.   Poi, nella parte aperta del guscio, tra i due fili s’infilava un pezzo di fiammifero di legno che veniva girato in modo che tendesse a …

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Dialogo contadinesco

Da “Dicerie popolari marchigiane” di Claudio Principi    “E’ nnòtte, come ffai a fatigà’? Perché no’ llassi jì?” “Ah, io ce véco l’istésso, perché magno ll’erba.” “Come sarrìa a ddì’?”    “Chji magna ll’erba ci-ha la vista vòna, no’ lo sai?” “Ma va là!” “Te pare che ddico cojonerìe? Embè, tu l’hi vista mai ‘na pecora co’ ll’occhjali?”     …

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Manutenzione stradale

Da “Dicerie popolari marchigiane” di Claudio Principi   Così disse Framì d’Argèndo, (Flaminio De Luca) vecchio contadino montolmese, poco prima della sua morte: “Tra tutte le strade, quella che la Cummuna tène più in ordene adè quella de lu Cemetèriu, per mòdu che tutti ce pòzza jì’ ccòmmidi e volendiéra”. (Tra tutte le strade quella che il Comune mantiene più …

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Notizie vere, curiose e divertenti tratte da “Dicerie popolari marchigiane”

Di Claudio Principi   La carestia a Montolmo   Sòr Andò, un proprietario terriero di Montolmo, uomo corpacciuto, ben nutrito e piuttosto arrogante, chiamò a casa sua un muratore per qualche piccola riparazione. Arrivò Gìgio de Squinquì, un ometto magrissimo dall’aria sparuta ma che ben conosceva il suo mestiere. Gìgio aveva simpatie comuniste ed era di carattere aggressivo. A vedersi …

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Il senso civico: che roba è?

Quale esempio dai genitori ai figli?   Accompagno le figlie a scuola e penso che invece di potenziare i servizi pubblici in questa città si continua a parlare di nuovi parcheggi! Inizia l’avventura: A) primo ostacolo: il “Palace”, qui bisogna fare i conti con quei genitori che non sanno che dopo “Porta Convitto” c’è un parcheggio e i figli potrebbero …

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La serenata

Una romantica vicenda accaduta pochi giorni fa, a Macerata Domani la sposerà e questa notte le farà la serenata. Lui è un mio parente stretto, lo conosco da una vita, praticamente dalla nascita. Ha bisogno di stemperare la tensione e così facciamo due chiacchiere. La sposa viene da lontano e lui le ha trovato alloggio dietro lo Sferisterio, con vista …

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Notizie, vere curiose divertenti

 tratte da “Dicerie popolari marchigiane” di Claudio Principi   Il pranzo dello sciancato Montolmo, giorno di mercato, un mendicante sciancato aveva lo stomaco che rognecava (brontolava per la fame) per cui fermò un certo Ciupì chiedendo: “O quill’òmu, me poli dì’ do’ pozzo jì a mmagnà’, ma a spènne ppoco, non più de du’ lire, dico.” Ciupì, premuroso: “Vanne llà da …

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“Dicerie popolari marchigiane tra ottocento e novecento”

Stampato l’ennesimo lavoro di Claudio Principi   Infine saranno cinque i volumi scritti da Claudio Principi, uno per ogni suo figlio, come anticipato in una pagina: “Ai miei figli che son cinque: cinque petali di un fiore, cinque spicchi di un’arancia, cinque lettere di Padre”. Finora ne erano usciti tre e i lettori de La rucola ben lo sanno perché …

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Una nuova qualità di fichi

Notizie, vere curiose divertenti, tratte da “Dicerie popolari marchigiane” E’ settembre e sull’aia alcune contadine con lu sgranarolu (punteruolo) stanno sgranando a mano il granturco, arriva ll’oà (l’ovaiolo e pollivendolo) che dice: “Bella ‘ssa pianda de fichi, e quandi ne pòrta! Ne pòrta tandi anghi de quella qualità che ppiace a mme” (bella quelle pianta di fichi, e quanti ne …

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